Un gioco perfettamente equo, basato solo sulla fortuna, nel lungo termine porta al pareggio tra entrate ed uscite (legge dei grandi numeri: http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_dei_grandi_numeri).
Purtroppo il gioco equo non esiste se non in famiglia, dove non ci sono trattenute dal montepremi per le spese organizzative.
Quindi ogni gioco porta, nel lungo termine, alla perdita certa.
Il "costo" del gioco è dato dalla percentuale trattenuta dall'organizzatore.
Uno dei giochi più onesti è la roulette, dove ad esclusione della puntata su un numero secco, il costo della puntata è di 1/37 della stessa, quindi circa il 3% del volume di gioco.
Ma si può arrivare a trattenere oltre il 60%. Un esempio? Il superenalotto. Paradossalmente vincere un milione di euro puntando una cifra x, ripetutamente al raddoppio è tre volte più probabile che vincere un milione di euro giocando al superenalotto.
In realtà, sebbene oltremodo "costosi", ci sono comunque dei punti a favore dei giochi statali:
1) Meglio arricchire le casse dello stato che non quelle del crimine organizato.
2) Quel 60% di trattenuta può essere considerata una tassa sul sogno, il fatto che sia più facile essere colpiti da un fulmine che fare 6 non viene percepito da molti, così milioni di persone con un solo euro sono autorizzate a sognare ...
3) La rete di gioco da lavoro a molte persone
Per contro avrei da fare un unico ma enorme appunto: è provato che a lungo termine il gioco crea dipendenza. Quindi lo stato dovrebbe cercare di guarire i suoi cittadini malati e non aggravare la loro condizione. Dovrebbe pubblicizzare negativamente il gioco, un po' come per le sigarette, la droga e l'alcool. Invece si sprecano le pubblicità che vendono sogni milionari... In sintesi, lo stato attinge fondi dai malati, spingendoli ad ammalarsi ulteriormente per attingerne degli altri...
venerdì 31 ottobre 2008
martedì 28 ottobre 2008
Foto
"Insignificante frammento di realtà
Estrapolata
Ruotata alla ricerca di geometrie e colori
Catturata da un click
Tutto il mondo resta fuori
E' lei
Protagonista assoluta
Di una piccola bugia"
Estrapolata
Ruotata alla ricerca di geometrie e colori
Catturata da un click
Tutto il mondo resta fuori
E' lei
Protagonista assoluta
Di una piccola bugia"
lunedì 27 ottobre 2008
Se tu esistessi
Se tu esistessi, se t'incontrassi
Avrei tante domande per te
Ti chiederei perchè hai aspettato tanto per farti vivo,
e tutti quelli prima di tuo figlio?
Non ne sapevano niente,
sia i colpevoli che gli innocenti,
ma tutti senza sacramenti.
Cosa hai fatto di loro?
Un indulto celeste, o tutti al rogo eterno?
Ti chiederei perché ammetti le guerre in nome tuo
Perché non geli la lingua velenosa
di chi ti dichiara mandante dei suoi crimini,
perché?
Ma davvero ci ascolti tutti?
Forse siamo troppi, non so se ce la fai
Allora ascolta almeno i bambini che urlano
tra le grinfie di orchi malvagi
talvolta travestiti con la tua divisa
Avrei tante domande per te
Ti chiederei perchè hai aspettato tanto per farti vivo,
e tutti quelli prima di tuo figlio?
Non ne sapevano niente,
sia i colpevoli che gli innocenti,
ma tutti senza sacramenti.
Cosa hai fatto di loro?
Un indulto celeste, o tutti al rogo eterno?
Ti chiederei perché ammetti le guerre in nome tuo
Perché non geli la lingua velenosa
di chi ti dichiara mandante dei suoi crimini,
perché?
Ma davvero ci ascolti tutti?
Forse siamo troppi, non so se ce la fai
Allora ascolta almeno i bambini che urlano
tra le grinfie di orchi malvagi
talvolta travestiti con la tua divisa
domenica 26 ottobre 2008
10k - Buona la prima
Corri alla garbatella, si chiama così la 10 km di stamattina, la mia prima 10 km. Alla partenza mi guardo intorno: tutti in canotta tecnica, facce toste, magri come chiodi, oddio, oggi mi devono aspettare per chiudere la gara, è già tanto se arrivo. I primi 5 km passano lisci, riesco pure a godermi gli scorci di questo quartiere spettacolare. Al sesto km le prime lucine, poi inizio ad incontrare i santi del calendario, uno dopo l'altro. Alla fine è andata bene, metà degli incanottati sono stati castigati. Chiudo in 54'30". Buona la prima.
venerdì 24 ottobre 2008
giovedì 23 ottobre 2008
Puttane e basta
"Fiori di campo di mille colori, schiacciati dai piedi pesanti di avidi papponi
Fiori ingialliti, divorati in fretta, dalle fauci di ingordi animali
Occhi grandi impauriti, specchi di notti di vite senza stelle
Appese a fili invisibili, valgono meno di un brivido perverso
Corpi stanchi, lividi di botte, riposano in stanze anguste, incatenati dall'indifferenza
Sognano sbiaditi giorni luminosi, quando il cuore era ancora capace di scaldarsi
Anime ferite da sguardi superbi di educati benpensanti
Anime di figlie, sorelle, madri o spose, per gli altri, puttane
Puttane e basta"
Fiori ingialliti, divorati in fretta, dalle fauci di ingordi animali
Occhi grandi impauriti, specchi di notti di vite senza stelle
Appese a fili invisibili, valgono meno di un brivido perverso
Corpi stanchi, lividi di botte, riposano in stanze anguste, incatenati dall'indifferenza
Sognano sbiaditi giorni luminosi, quando il cuore era ancora capace di scaldarsi
Anime ferite da sguardi superbi di educati benpensanti
Anime di figlie, sorelle, madri o spose, per gli altri, puttane
Puttane e basta"
mercoledì 22 ottobre 2008
W la caccia!
Si, ho scritto Viva e non abbasso. Strano. Un vegetariano pro caccia. Strano ma forse è anche un po’ razionale.
Naturalmente sono contro l’uccisione degli animali, visto che è dimostrato che la loro morte non è necessaria al nostro sostentamento. Ma è altrettanto vero che al momento i vegetariani sono soltanto il 3% della popolazione e che il restante 97% si nutre di carne. Ma che c’entra con la caccia? C’entra. C’entra perché per nutrire il 97% degli italiani, vengono allevati animali in condizioni assurde, in gabbia dalla nascita, cibi di dubbia qualità, imbottiti di antibiotici, sfruttati all’inverosimile fino al giorno del giudizio, cioè intorno ai due anni di vita.
Praticamente meglio non essere mai vissuti. Per contro un animale ucciso durante una battuta di caccia, fino a quel momento, ha vissuto dignitosamente la sua vita. Quindi, dato x il fabbisogno totale di carne di una popolazione, maggiore è la percentuale di carne da selvaggina e minore è la sofferenza arrecata al mondo animale. Semplice no? Meditate carnivori, meditate!.Naturalmente la soluzione migliore sarebbe vietare l’uccisione degli animali, sia al macello che in ogni altro luogo, credo che ci arriveremo, un giorno, purtroppo non io.
Ed il cacciatore? Beh, confesso che avrei qualche riserva nel frequentare un tizio che trova divertimento nell’impallinare gli animali, se non altro mi chiederei se si tratta di una persona del tutto equilibrata. In ogni caso ritengo che sia comunque meglio non reprimere questo istinto assassino, anche perché potrebbe ritorcersi contro altri uomini, quindi, dovendo scegliere, meglio canalizzarlo verso gli animali che verso gli uomini, anche in considerazione di quanto detto prima sulla triste vita di un animale da macello.
Naturalmente sono contro l’uccisione degli animali, visto che è dimostrato che la loro morte non è necessaria al nostro sostentamento. Ma è altrettanto vero che al momento i vegetariani sono soltanto il 3% della popolazione e che il restante 97% si nutre di carne. Ma che c’entra con la caccia? C’entra. C’entra perché per nutrire il 97% degli italiani, vengono allevati animali in condizioni assurde, in gabbia dalla nascita, cibi di dubbia qualità, imbottiti di antibiotici, sfruttati all’inverosimile fino al giorno del giudizio, cioè intorno ai due anni di vita.
Praticamente meglio non essere mai vissuti. Per contro un animale ucciso durante una battuta di caccia, fino a quel momento, ha vissuto dignitosamente la sua vita. Quindi, dato x il fabbisogno totale di carne di una popolazione, maggiore è la percentuale di carne da selvaggina e minore è la sofferenza arrecata al mondo animale. Semplice no? Meditate carnivori, meditate!.Naturalmente la soluzione migliore sarebbe vietare l’uccisione degli animali, sia al macello che in ogni altro luogo, credo che ci arriveremo, un giorno, purtroppo non io.
Ed il cacciatore? Beh, confesso che avrei qualche riserva nel frequentare un tizio che trova divertimento nell’impallinare gli animali, se non altro mi chiederei se si tratta di una persona del tutto equilibrata. In ogni caso ritengo che sia comunque meglio non reprimere questo istinto assassino, anche perché potrebbe ritorcersi contro altri uomini, quindi, dovendo scegliere, meglio canalizzarlo verso gli animali che verso gli uomini, anche in considerazione di quanto detto prima sulla triste vita di un animale da macello.
lunedì 20 ottobre 2008
Paura delle idee
La paura che ti spinge ad uccidere le mie idee è il peggior disprezzo che hai verso le tue.
venerdì 10 ottobre 2008
Palomba (00:00:00)
"Liberata da mano estrosa sul filo dell'ultima sirena
Altissima e superba segue la traccia di una parabola perfetta
Il volo scomposto di un airone braccato
L'ultimo guizzo stremato di reni
Tra una tempesta di sguardi e speranze opposte mi inabisso sconfitto
Negli occhi inermi resta solo una preghiera disperata
Implacabile lei inizia la sua discesa trionfante
Sfiora dolcemente la rete con un bacio al veleno
Si poggia sull'acqua come un frutto amaro ormai maturo
Tra l'esultare assordante dei vincitori mi volto a raccoglierla
E' lì, sazia ed immobile che aspetta e mi guarda con ghigno beffardo"
Altissima e superba segue la traccia di una parabola perfetta
Il volo scomposto di un airone braccato
L'ultimo guizzo stremato di reni
Tra una tempesta di sguardi e speranze opposte mi inabisso sconfitto
Negli occhi inermi resta solo una preghiera disperata
Implacabile lei inizia la sua discesa trionfante
Sfiora dolcemente la rete con un bacio al veleno
Si poggia sull'acqua come un frutto amaro ormai maturo
Tra l'esultare assordante dei vincitori mi volto a raccoglierla
E' lì, sazia ed immobile che aspetta e mi guarda con ghigno beffardo"
Torpore d'agosto
"Dormi, rapita dal torpore di un pomeriggio d'agosto
Bella, come il peccato che mi assale
Dita corsare si insinuano nei tuoi sogni
Ti conducono sul dolce dondolio di un lago dorato
Si perdono tra i tuoi capelli sparsi
Su lenzuola che sanno di te
Divampa la fiamma del piacere
Con la forza dello scontro tra due arieti
Pasteggiando dolcemente carne intrisa di sesso
Ingurgitando lunghi calici che traboccano di vita
"
Bella, come il peccato che mi assale
Dita corsare si insinuano nei tuoi sogni
Ti conducono sul dolce dondolio di un lago dorato
Si perdono tra i tuoi capelli sparsi
Su lenzuola che sanno di te
Divampa la fiamma del piacere
Con la forza dello scontro tra due arieti
Pasteggiando dolcemente carne intrisa di sesso
Ingurgitando lunghi calici che traboccano di vita
"
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