"Liberata da mano estrosa sul filo dell'ultima sirena
Altissima e superba segue la traccia di una parabola perfetta
Il volo scomposto di un airone braccato
L'ultimo guizzo stremato di reni
Tra una tempesta di sguardi e speranze opposte mi inabisso sconfitto
Negli occhi inermi resta solo una preghiera disperata
Implacabile lei inizia la sua discesa trionfante
Sfiora dolcemente la rete con un bacio al veleno
Si poggia sull'acqua come un frutto amaro ormai maturo
Tra l'esultare assordante dei vincitori mi volto a raccoglierla
E' lì, sazia ed immobile che aspetta e mi guarda con ghigno beffardo"
venerdì 10 ottobre 2008
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